ROMA (ITALPRESS) – “Noi siamo migliorati nel possesso palla ma sarà importante stare attenti alle loro ripartenze”. Lo ha detto il tecnico della Roma, Josè Mourinho, alla vigilia della sfida di campionato dell’Olimpico contro l’Udinese. “Il rientro di Pellegrini? Lorenzo è sempre un giocatore importante per noi, però loro hanno tutto e mi ha sorpreso la loro classifica di inizio campionato. E’ un’ottima squadra, per me sarà una partita difficile – ha assicurato il mister giallorosso – Smalling? L’infortunio c’è, ci sono anche persone normali come noi, non atleti di alto livello, che hanno più capacità di sopportare il dolore. Lui non gioca con il dolore, si tira un pochettino indietro ma il suo infortunio è difficile. E’ una grande frustrazione per me, perchè gioca nella posizione in cui abbiamo più necessità, però dobbiamo avere pazienza: non posso massacrarmi e non posso massacrare lui. Nell’ultima settimana non ha fatto un minuto fuori dal reparto medico, non sa se tira vento o fa freddo perchè non esce da lì però è la prima settimana che non prova dolore. La prossima settimana andrà in campo, non con me ma con i preparatori: è in ritardo e non me lo aspetto nelle prossime due o tre settimane. Se tornerà entro il 2024? Vediamo…”, ha concluso sul tema lo Special One. “Se c’è empatia con i Friedkin o l’importante è averla con la squadra? Con la squadra lavori ogni minuto e, come in famiglia, se non hai empatia sei in difficoltà – ha proseguito Mourinho – E’ quella che chiamo empatia funzionale: creare empatia lavorando. Con la proprietà è diverso perchè io sono qui e la proprietà è là. Io sono pagato per non creare problemi alla proprietà, si devono fidare del mio lavoro. L’ultima volta che ho parlato con loro? E’ stato ieri, ma non abbiamo parlato del contratto”. “Dobbiamo dare di più, abbiamo avuto risultati negativi ma mai mancanza di professionalità e di rispetto per la gente – ha ammesso l’allenatore portoghese, che non porterà nemmeno in panchina Renato Sanches – In casa di solito diamo di più anche in difficoltà e all’ultimo minuto, fuori invece ci manca un pò di mentalità. In carriera ho anche goduto dell’antagonismo di giocare fuori casa, con qualche gang di banditi mi piaceva più giocare in trasferta che in casa. Ho avuto squadre che provocavano la gente fuori dal pullman per esaltarci di più”.
– Foto Image –
(ITALPRESS).